Nella mitologia iraniana, Haurvat, o Haurvatat, è una delle divinità che compongono l'ambiente immediato di Ahura Mazda, l'essenza suprema di questo pantheon. Nel calendario rituale dei moderni aderenti allo zoroastrismo, il nome Haurvat nella forma persiana Khordad è usato per designare uno dei giorni del mese di trenta giorni e uno dei dodici mesi.
L'Avesta, una raccolta di testi sacri zoroastriani, è sopravvissuta fino ad oggi sotto forma di frammenti sparsi. I testi superstiti sono tradizionalmente divisi in cinque parti. Le informazioni sull'entità chiamata Haurvat sono contenute principalmente nella prima parte, nota come Yasna, e nella quarta, chiamata Yashty. I testi avestici non consentono una chiara comprensione di cosa fossero Amesha Spenta, i “santi immortali”, tra i quali è citato Haurvat. Tuttavia, ciò non sorprende, poiché la parte più antica dello Yasna risale al mille o milleduecento aC, e la creazione di frammenti successivi risale al VI secolo aC. Un certo numero di ricercatori preferisce vedere in Amesha Spenta non singoli personaggi, ma una manifestazione delle proprietà della divinità suprema. Haurvat è associato alla totalità, intesa come l'opposto della malattia e della morte, la pienezza dell'esistenza fisica. Haurvat è anche il santo patrono dell'acqua e il suo simbolo distintivo è il giglio.
Nel calendario solare, che viene utilizzato dagli aderenti allo zoroastrismo per scopi rituali, non solo i mesi, ma anche ciascuno dei loro trenta giorni, avevano i loro nomi. Questi nomi sono elencati nel testo "Clear" e sono i nomi degli Yazat, gli esseri che dovrebbero essere adorati. Tra questi ci sono Amesha Spenta, tra cui viene menzionato Haurvat. Nel calendario rituale vengono utilizzate varianti successive di nomi, derivati dall'avestico nella forma del caso genitivo, quindi il sesto giorno del mese è chiamato Khordad in esso. I nomi dei mesi del calendario ripetono i nomi di dodici yazat, per cui la coincidenza di entrambi i nomi cade il sesto giorno del sesto mese. Questo giorno è una delle piccole festività zoroastriane e si chiama "Jashn-e Khordadgan". Si celebra sulle rive dei fiumi o vicino alle sorgenti il 25 maggio.
Nel calendario zoroastriano di P. Globa, che aderisce al concetto zervaniano (zurvaniano), che differisce dal tradizionale zoroastrismo, viene menzionata la festa di Haurvat, che cade il 18 giugno.